Massimo del ristorante Testina: "Siamo con TheFork dal giorno uno"
Massimo Motola, il proprietario di Testina, ristorante che a Milano propone il meglio della tradizione culinaria meneghina, si definisce "vecchio dentro", ma ha capito che l'innovazione è la chiave per tramandare le usanze più antiche. E per lui innovazione fa rima con TheFork.
"Faccio questo lavoro ormai da 25 anni", racconta Massimo spiegando che ha chiamato il suo locale per via del "mio piatto preferito che è il bollito misto. E nel bollito misto dal mio punto di vista il taglio migliore è proprio la testina". Qui con l'eccellenza non si scherza e tutto il menù, che propone piatti forti del territorio come i mondeghili, il riso al salto, il risotto giallo con ossobuco o la tipica costoletta alla milanese ("Non chiamatela cotoletta", redarguisce lui), affonda nella più solida delle tradizioni, accompagnata anche da una carta dei vini sapientemente congegnata.
Ma tradizione non significa rifiutare il futuro: "La sfida più grande del mio lavoro è quello di passare dei concetti: quando si parla di tradizione si parla di qualcosa di antico che però va portato ai giorni d'oggi. Bisogna farlo sia con la cucina sia con la comunicazione". Una comunicazione che, per la clientela così eterogenea com'è quella di Testina, passa anche dal web, e quindi da TheFork: "TheFork è un concetto interessante. Noi siamo con TheFork dal giorno uno", racconta Massimo: "Fin da allora ero convinto che questo nuovo modo di prenotare avrebbe sfondato in futuro. Oggi prende più del 50% delle prenotazioni giornaliere".
"TheFork è ormai un elemento del ristorante e lo vedo non come un elemento esterno, ma come un team interno", osserva il gestore: "La sua forza in questo decennio è cresciuta esponenzialmente, che ormai è parte anche dei clienti che lo usano, e di conseguenza non avere uno strumento come TheFork è quasi una lacuna da parte del ristorante".
Servizi personalizzabili
Sono vari gli aspetti che hanno convinto Massimo Motola ad abbracciare il sistema di TheFork, non senza un'evoluzione graduale però: "Quando TheFork mi ha proposto la sua agenda e il suo gestionale all'inizio ero un po' restio perché, essendo "vecchio dentro", preferivo scrivere le prenotazioni sull'agenda fisica", ammette lui: "Poi però la vita del ristoratore è diventata complicata: ora con TheFork sia al ristorante sia da mobile hai sempre un colpo d'occhio sulla sala, gestendo le prenotazioni provenienti sia dalla piattaforma ma anche quelle esterne". Le qualità del gestionale di TheFork? "Immediatezza, professionalità e velocità di utilizzo".
La cosa positiva è che ogni ristorante può scegliere quali opzioni attivare, com'è stato il caso per Testina con gli Yums: "Mi piace essere il locale che premia l'utilizzatore di TheFork", rivela Massimo: "Gli Yums sono il premio che una persona si fa dopo aver fatto diverse esperienze e il fatto che lo vengano a fare da te è un riconoscimento. E quindi tu devi far stare bene quella persona".
La rivoluzione TheFork PAY
Ma se c'è una funzionalità di cui Massimo Motola parla con maggior entusiasmo quella è sicuramente TheFork PAY: "Abbiamo integrato TheFork PAY come metodo di pagamento al tavolo oramai da novembre 2020", dice lui: "L'abbiamo fatto anche perché crediamo molto nella logica della libertà di pagamento. Anche nei momenti più caotici in cui si formano code alla cassa, pagando dal tavolo puoi comodamente bypassarle". Un altro vantaggio si riscontra dal punto di vista economico: "Da subito TheFork si è presa in carico le commissioni bancarie e quindi per noi tra un pagamento con carta di credito con TheFork PAY e uno in cassa fa la differenza. Puoi anche lasciar la mancia al tavolo, questa è un'implementazione che non ho mai visto fare da nessuna parte".
L'evoluzione più recente è stata particolarmente apprezzata da Massimo: "Recentemente TheFork mi ha proposto un'altra integrazione, che in realtà era quella che io aspettavo, ovvero l'arrivo del QR code". Da un semplice codice sul tavolo è possibile atterrare sulla pagina di TheFork che a sua volta accompagna a quella del ristorante dove visualizzare il menu e fare l'ordine: "Penso che al giorno d'oggi un piccolo pensiero ambientalista, come il risparmiare carta, cambiare le cose, può essere fatto con leggerezza invece di sprecare", aggiunge Massimo, che nota anche la comodità di un sistema di cassa perfettamente integrato con TheFork, in modo da poter gestire senza problemi metodi di pagamenti diversi allo stesso tavolo.
"Tirando le somme raccomanderei TheFork PAY a chiunque", conclude Massimo: "Perché se guardi i singoli vantaggi, se guardi al cliente che ti vede come un ristorante innovativo e meramente anche al costo delle commissioni, è sicuramente qualcosa che mancava nel mondo della ristorazione e adesso c'è".
Clicca qui per guardare il video completo dell'intervista.