La testimonianza di Testina Milano: i vantaggi dei punti Yums
TheFork offre diversi servizi ai ristoranti che aderiscono alla sua piattaforma: uno di quelli più di successo e tra quelli più apprezzati dal pubblico è sicuramente il programma fedeltà legato ai punti Yums. Trattandosi di un sistema a punti che si traduce in sconti direttamente sullo scontrino finale, alcuni ristoratori sono dubbiosi sull'opportunità di un'iniziativa del genere. La testimonianza di Massimo Motola, gestore del ristorante Testina Milano, ci racconta invece con molto pragmatismo tutte le opportunità di una simile scelta.
"Tra i vari programmi di marketing che offre TheFork quello che ci sta più a cuore e che ci piace di più è quello legati ai punti Yums", spiega Massimo, osservando che anche loro in principio l'avevano valutato con cautela: "A vederlo così sembra quello più oneroso da parte di chi lo accetta, perché perdere 20 o 50 euro in un colpo solo da un incasso sembra un'azione un po' forte. In realtà noi l'abbiamo sempre vissuto da una chiave di lettura completamente diversa e questa cosa nel tempo ci ha dato poi ragione". Gli utenti, infatti, accumulano punti Yums fino ad arrivare a dei traguardi progressivi che garantiscono loro sconti di 20 o 50 euro sul conto alla cassa nei ristoranti aderenti.
Massimo, gestore appunto di Testina, locale milanese che esalta la cucina lombarda più autentica e genuina, illustra con chiarezza questo cambio di prospettiva: "Il premio che l'utente ha in mano è un premio che ha consolidato utilizzando TheFork come piattaforma, quindi lui arriva ai quei 20 o 50 euro dopo un utilizzo del programma stesso, e ha intenzione di premiarsi in quel momento. E per premiarsi sceglie te: quindi non sei il luogo dello sconto, sei il luogo del premio".
Un investimento e un'opportunità
Questo permette di vivere gli utenti che arrivano con la scontistica non come una perdita ma come un'opportunità: "Cambia tutto l'approccio nei confronti di questa persona. Infatti qualcuno tende a ghettizzare la persona perché ha uno sconto forte. Invece non dico che vada idolatrata, ma va trattata il meglio possibile", continua lui: "Per due grandi ragioni: la prima è quella di cui abbiamo parlato adesso, far sì che tu sia il loro premio, quindi devi dare un'ottima impressione, sei un regalo scelto e un regalo non può essere brutto".
C'è un fatto però ancora più importante: "La seconda è che sai che quella persona ha aderito a un programma a punti e l'ha utilizzato, facendo tre azioni: la prenotazione classica, la recensione e magari anche il pagamento con TheFork PAY. Quando un utente fa queste cose accumula punti per avere altri Yums. Tu su di lui hai almeno due informazioni: che stai svolgendo il compito di regalo, e poi che scriverà probabilmente su di te e oggi - piaccia o non piaccia - le recensioni sono un qualcosa che possono spostare gli equilibri di prenotazioni e ordinazioni".
Secondo Massimo, dunque, i punti Yums sono una leva di marketing pura e semplice, che bisogna sfruttare per esaltare il posizionamento del proprio ristorante e per fornire un servizio di qualità ai propri clienti. In fondo si tratta di un vero e proprio investimento: "Non bisogna mai dimenticare che si tratta di un programma di marketing e il marketing è una parte d'investimento da parte dell'azienda", conclude il gestore di Testina: "Quindi se io son disposto a perdere una parte d'incasso per fare marketing lo faccio più che volentieri, perché fino a ieri il marketing l'avete pagato in questo caso".
Foto: Testina.eu